La «terribilità» del realismo verghiano

One hundred years after Verga’s death, and in the face of the tragic urgencies of our present, the need is proposed to reconsider his realism, his tension to know and represent human action, in relation to its deepest motives, even the most unconscionable, difficult, unmentionable ones. With its shocking ‘terribleness’, Verga’s realist gaze presents homologies with Machiavelli’s, already hinted at occasionally by critics, but here deliberately highlighted

A cento anni dalla morte di Verga, e di fronte alle urgenze tragiche del nostro presente, si propone la necessità di riconsiderare il suo realismo, la sua tensione a conoscere e rappresentare l’agire umano, in relazione con i moventi più profondi, anche quelli più incresciosi, difficili, inconfessabili. Con la sua sconvolgente «terribilità», lo sguardo realista di Verga presenta omologie con quello di Machiavelli, già accennate saltuariamente dalla critica, ma qui deliberatamente messe in evidenza.