Il presente articolo intende mostrare la passata realtà manicomiale e appurare le modalità con le quali il malato mentale afferiva a tale servizio. In primo luogo, sarà fornita una visione globale dell’argomento, successivamente verranno analizzati i casi specifici presi in esame: l’istituzione manicomiale veronese con l’ospedale psichiatrico di San Giacomo di Tomba e l’ospedale psichiatrico della città di Agrigento. Lo studio verterà sulla differenza di queste due realtà parallele e profondamente diverse nella gestione e nell’approccio al paziente nonostante la prima non possedesse le risorse economiche, gli spazi ma soprattutto le competenze a causa della nativa evoluzione psichiatrica, mentre la seconda aveva avuto modo di poter richiedere aiuti economici ma concludendo negativamente il suo operato nella cittadina siciliana e ponendosi antitetica alla concretezza veneta. Tale lavoro si conclude mettendo in evidenza come le due realtà analizzate siano lontane dall’attuale visione del paziente psichiatrico e della sua gestione all’interno dell’istituzione, profondamente mutata per diagnosi, approccio e supporto tanto etico quanto morale.
Esiste un luogo comune per il diverso? Due approcci diversi nel trattare la malattia mentale: l’ospedale psichiatrico di San Giacomo di Tomba e quello di Agrigento
Luigi Ingaliso
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2024-01-01
Abstract
Il presente articolo intende mostrare la passata realtà manicomiale e appurare le modalità con le quali il malato mentale afferiva a tale servizio. In primo luogo, sarà fornita una visione globale dell’argomento, successivamente verranno analizzati i casi specifici presi in esame: l’istituzione manicomiale veronese con l’ospedale psichiatrico di San Giacomo di Tomba e l’ospedale psichiatrico della città di Agrigento. Lo studio verterà sulla differenza di queste due realtà parallele e profondamente diverse nella gestione e nell’approccio al paziente nonostante la prima non possedesse le risorse economiche, gli spazi ma soprattutto le competenze a causa della nativa evoluzione psichiatrica, mentre la seconda aveva avuto modo di poter richiedere aiuti economici ma concludendo negativamente il suo operato nella cittadina siciliana e ponendosi antitetica alla concretezza veneta. Tale lavoro si conclude mettendo in evidenza come le due realtà analizzate siano lontane dall’attuale visione del paziente psichiatrico e della sua gestione all’interno dell’istituzione, profondamente mutata per diagnosi, approccio e supporto tanto etico quanto morale.File | Dimensione | Formato | |
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