This article explores the reasons to stay among the young living in mar-ginal areas of Italy, proposing a classification that systematizes the variety of their conditions based on the analysis of the correspondence between individual aspirations and life context. The main objective is to explore the decision to remain in these areas without assuming that it is due to a lack of resources to realize a migration project, but also aiming at debunking romanticized views that depict staying as a choice disconnected from the challenges of highly disadvantaged contexts. The analysis was carried out starting from 30 interviews with young people living in four inner areas of Central-Southern Italy, whose life stories allowed us to define six profiles of stayers: convinced, adapted, temporary, stuck, proactive and acquiescent. In addition to systematiz-ing the heterogeneity of the phenomenon of remaining in marginal ar-eas and overcoming some biases characterizing the literature on the topic, the proposed classification offers food for thought to focus on the interaction between social and geographical inequalities in Italy and to develop effective and urgent public policies for territorial contexts at increasing risk of marginalization.

Questo articolo esplora le ragioni del restare dei giovani che vivono nelle aree marginali, proponendo una classificazione che sistematizza la varietà delle loro condizioni, basata sull’analisi del rapporto tra aspirazioni individuali e contesto di vita. L'obiettivo princi-pale è esaminare la scelta di rimanere in queste aree senza assumere che essa sia dovuta alla mancanza di risorse per realizzare un progetto migratorio, ma mirando altresì a sfatare le visioni romantiche che considerano il restare come una scelta avulsa dalle difficoltà dei contesti fortemente svantaggiati. L’analisi è stata condotta a partire da 30 interviste a giovani che vivono in quattro aree interne del Centro-Sud Italia, le cui storie di vita ci hanno permesso di definire sei profili di stayers: convinti, adattati, temporanei, incastrati, proattivi e acquiescenti. Oltre a si-stematizzare l’eterogeneità del fenomeno del restare nelle aree marginali e superare alcuni biases che caratterizzano la letteratura sul tema, la classificazione proposta offre spunti di riflessione per mettere a fuoco l’interazione tra disuguaglianze sociali e geografiche in Italia ed elaborare efficaci e non più procrastinabili politiche pubbliche per contesti territo-riali a crescente rischio di marginalizzazione.

Giovani e aree marginali in Italia. La scelta di restare tra aspirazioni individuali e contesto

Ferreri Fabrizio;Avola Maurizio;Panichella Nazareno
2024-01-01

Abstract

This article explores the reasons to stay among the young living in mar-ginal areas of Italy, proposing a classification that systematizes the variety of their conditions based on the analysis of the correspondence between individual aspirations and life context. The main objective is to explore the decision to remain in these areas without assuming that it is due to a lack of resources to realize a migration project, but also aiming at debunking romanticized views that depict staying as a choice disconnected from the challenges of highly disadvantaged contexts. The analysis was carried out starting from 30 interviews with young people living in four inner areas of Central-Southern Italy, whose life stories allowed us to define six profiles of stayers: convinced, adapted, temporary, stuck, proactive and acquiescent. In addition to systematiz-ing the heterogeneity of the phenomenon of remaining in marginal ar-eas and overcoming some biases characterizing the literature on the topic, the proposed classification offers food for thought to focus on the interaction between social and geographical inequalities in Italy and to develop effective and urgent public policies for territorial contexts at increasing risk of marginalization.
2024
Questo articolo esplora le ragioni del restare dei giovani che vivono nelle aree marginali, proponendo una classificazione che sistematizza la varietà delle loro condizioni, basata sull’analisi del rapporto tra aspirazioni individuali e contesto di vita. L'obiettivo princi-pale è esaminare la scelta di rimanere in queste aree senza assumere che essa sia dovuta alla mancanza di risorse per realizzare un progetto migratorio, ma mirando altresì a sfatare le visioni romantiche che considerano il restare come una scelta avulsa dalle difficoltà dei contesti fortemente svantaggiati. L’analisi è stata condotta a partire da 30 interviste a giovani che vivono in quattro aree interne del Centro-Sud Italia, le cui storie di vita ci hanno permesso di definire sei profili di stayers: convinti, adattati, temporanei, incastrati, proattivi e acquiescenti. Oltre a si-stematizzare l’eterogeneità del fenomeno del restare nelle aree marginali e superare alcuni biases che caratterizzano la letteratura sul tema, la classificazione proposta offre spunti di riflessione per mettere a fuoco l’interazione tra disuguaglianze sociali e geografiche in Italia ed elaborare efficaci e non più procrastinabili politiche pubbliche per contesti territo-riali a crescente rischio di marginalizzazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/648949
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