SERVITÙ, SALARIATI E PRESTIGIO NELLA SICILIA DEL XVIII SECOLO

This study aims to highlight how the employment of servants and, more generally, of salaried personnel was, even for the Sicilian nobility, one of the main instruments of affirmation and representation of political and social prestige. As clearly demonstrated by one of the most eminent Sicilian households, that of the princes Paternò Castello di Biscari, the increase in the number and quality of servants, although burdening already precarious family budgets, was a perfectly rational choice wishing to implement a strategy of growth of lineage. In addition to showing the qualitative and quantitative growth, the evolution of the salaries of the main professional figures in the service of the household during the 18th century will be followed here.

Questo studio si propone di evidenziare come l'impiego della servitù e, più in generale, del personale salariato fosse, anche per la nobiltà siciliana, uno dei principali strumenti di affermazione e di rappresentazione del prestigio politico e sociale. Come dimostra chiaramente una delle più eminenti casate siciliane, quella dei principi Paternò Castello di Biscari, l'aumento del numero e della qualità dei salariati a proprio servizio, pur gravando su bilanci familiari già precari, era una scelta pienamente razionale volendo attuare una strategia di crescita del proprio lignaggio. Oltre a mostrarne la crescita qualitativa e quantitativa, in questa sede verrà seguita l’evoluzione dei salari delle principali figure professionali al servizio del casato nel corso del XVIII secolo.