RIASSUNTO Francesco Scaduto e Francesco Ruffini sono riconosciuti come i due “padri fondatori” della scienza del diritto ecclesiastico italiano. Nel 1923/24 Scaduto pubblicò la quarta e ultima edizione del suo manuale; nel 1924 Ruffini pubblicò il suo corso sulla libertà religiosa come diritto pubblico soggettivo. Le loro personalità e le rispettive opere – maturate nei decenni tra sistema politico liberale e regime autoritario fascista – sono diversamente rappresentative della identità del diritto ecclesiastico quale disciplina scientifica e accademica in Italia. L’idea della uguaglianza giuridica delle confessioni religiose sta al centro della posizione scientifica di Scaduto; il primato del diritto di libertà religiosa dei singoli e dei gruppi religiosi è la chiave di volta della visione di Ruffini. La Costituzione italiana recepì i valori umani e sociali sottesi ad ambedue le posizioni scientifiche. La dialettica tra libertà e uguaglianza è immanente al vigente quadro costituzionale e costituisce una tensione che contraddistingue l’esperienza vivente del diritto ecclesiastico italiano. PAROLE CHIAVE Francesco Scaduto; Francesco Ruffini; uguaglianza giuridica; libertà religiosa; principî del diritto ecclesiastico italiano. SOMMARIO: 1. Introduzione. Le ragioni per tornare a parlare di Scaduto e Ruffini – 2. La quarta edizione del Manuale di Diritto ecclesiastico di Francesco Scaduto: aspetti formali e principî metodologici – 3. Il diritto ecclesiastico inteso come “diritto relativo agli enti con fine religioso”, tra storia, “diritto razionale” e diritto positivo – 4. Religione e culto – 5. Confessioni religiose e uguaglianza giuridica – 6. Il confronto con Ruffini. Relazioni tra Stato e confessioni religiose: laicità, aconfessionismo, incompetentismo, “separatismo giurisdizionalistico” come basi del principio di uguaglianza nel trattamento giuridico – 7. Libertà religiosa (delle confessioni) quale corollario del principio di uguaglianza (con rapidi richiami alla dottrina coeva) – 8. Le condizioni per l’ammissione o non ammissione di una confessione religiosa: il limite dell’ordine pubblico e della morale – 9. Francesco Ruffini: il primato della libertà – 10. Conclusione. Scaduto, Ruffini e la Costituzione italiana: il cerchio e l’ellisse.
‘1924-2024. Cento anni dopo: Scaduto, Ruffini e i principi del diritto ecclesiastico italiano’
Condorelli O
2024-01-01
Abstract
RIASSUNTO Francesco Scaduto e Francesco Ruffini sono riconosciuti come i due “padri fondatori” della scienza del diritto ecclesiastico italiano. Nel 1923/24 Scaduto pubblicò la quarta e ultima edizione del suo manuale; nel 1924 Ruffini pubblicò il suo corso sulla libertà religiosa come diritto pubblico soggettivo. Le loro personalità e le rispettive opere – maturate nei decenni tra sistema politico liberale e regime autoritario fascista – sono diversamente rappresentative della identità del diritto ecclesiastico quale disciplina scientifica e accademica in Italia. L’idea della uguaglianza giuridica delle confessioni religiose sta al centro della posizione scientifica di Scaduto; il primato del diritto di libertà religiosa dei singoli e dei gruppi religiosi è la chiave di volta della visione di Ruffini. La Costituzione italiana recepì i valori umani e sociali sottesi ad ambedue le posizioni scientifiche. La dialettica tra libertà e uguaglianza è immanente al vigente quadro costituzionale e costituisce una tensione che contraddistingue l’esperienza vivente del diritto ecclesiastico italiano. PAROLE CHIAVE Francesco Scaduto; Francesco Ruffini; uguaglianza giuridica; libertà religiosa; principî del diritto ecclesiastico italiano. SOMMARIO: 1. Introduzione. Le ragioni per tornare a parlare di Scaduto e Ruffini – 2. La quarta edizione del Manuale di Diritto ecclesiastico di Francesco Scaduto: aspetti formali e principî metodologici – 3. Il diritto ecclesiastico inteso come “diritto relativo agli enti con fine religioso”, tra storia, “diritto razionale” e diritto positivo – 4. Religione e culto – 5. Confessioni religiose e uguaglianza giuridica – 6. Il confronto con Ruffini. Relazioni tra Stato e confessioni religiose: laicità, aconfessionismo, incompetentismo, “separatismo giurisdizionalistico” come basi del principio di uguaglianza nel trattamento giuridico – 7. Libertà religiosa (delle confessioni) quale corollario del principio di uguaglianza (con rapidi richiami alla dottrina coeva) – 8. Le condizioni per l’ammissione o non ammissione di una confessione religiosa: il limite dell’ordine pubblico e della morale – 9. Francesco Ruffini: il primato della libertà – 10. Conclusione. Scaduto, Ruffini e la Costituzione italiana: il cerchio e l’ellisse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.