Nello scenario storico e culturale della Sicilia delle Accademie, tra la fine del XVII e il XVIII secolo, poetesse immeritatamente dimenticate rivendicano le capacità intellettuali del 'gentil sesso', intervenendo con successo nei cenacoli culturali anche oltre i confini dell'isola. Tra loro, Girolama Lorefice Grimaldi, "dama del Parnaso" modicana, con lo pseudonimo di Cloe Florestilla fu membro di diverse Accademie dell'isola nate come colonie dell'Arcadia. Dalla sua fondazione a Roma nel 1690 cominciò a propagarsi l'onda di un rinnovamento negli statuti accademici volto a superare l'apparato dogmatico e l'estetica del bello dell'età barocca, per recuperare la purezza e l'armonia dei modelli classici e adeguare i contenuti ai nuovi orizzonti della scienza. La Grimaldi guarda al nuovo mondo delle ricerche scientifiche e filosofiche, grazie al sodalizio con il poeta e filosofo Tommaso Campailla, pur rimanendo ancora legata alla corrente del petrarchismo lirico, tipica dell'Arcadia italiana. Tra le illustri accademiche, il custode d'Arcadia, Giovan Mario Crescimbeni, lodava Anna Maria Arduino, "Rosa Parnassi" messinese, nota come Getilde Faresia, per le sue abilità nella poesia e nell'arte della pittura. La Sicilia di quegli anni vedeva nascere un altro giovane ingegno, Pellegra Bongiovanni, ovvero Ersilia Gortinia. La poetessa palermitana rappresentò un caso letterario, tristemente trascurato, nella tradizione delle riletture petrarchiste del XVIII secolo, in quanto autrice di una silloge in cui, fingendosi Laura, rispondeva in rima ai componimenti del Canzoniere petrarchesco. In un secolo in cui la donna vestiva i panni della pia madre di famiglia o quelli mondani delle capricciose dame del Settecento, in Sicilia Girolama Lorefice Grimaldi, Anna Maria Arduino e Pellegra Bongiovanni sono soltanto alcune tra le numerose protagoniste di un movimento femminista ante litteram che propone un nuovo modello di donna, consapevole delle restrizioni sociali, ma fiduciosa nelle proprie abilità per affrontare una mentalità ancora patriarcale e maschilista.
Sulle vette del Parnaso: la Sicilia dell'Arcadia nelle liriche di Girolama Lorefice Grimaldi e di altre 'pastorelle' isolane
Ninna Maria Lucia Martines
2020-01-01
Abstract
Nello scenario storico e culturale della Sicilia delle Accademie, tra la fine del XVII e il XVIII secolo, poetesse immeritatamente dimenticate rivendicano le capacità intellettuali del 'gentil sesso', intervenendo con successo nei cenacoli culturali anche oltre i confini dell'isola. Tra loro, Girolama Lorefice Grimaldi, "dama del Parnaso" modicana, con lo pseudonimo di Cloe Florestilla fu membro di diverse Accademie dell'isola nate come colonie dell'Arcadia. Dalla sua fondazione a Roma nel 1690 cominciò a propagarsi l'onda di un rinnovamento negli statuti accademici volto a superare l'apparato dogmatico e l'estetica del bello dell'età barocca, per recuperare la purezza e l'armonia dei modelli classici e adeguare i contenuti ai nuovi orizzonti della scienza. La Grimaldi guarda al nuovo mondo delle ricerche scientifiche e filosofiche, grazie al sodalizio con il poeta e filosofo Tommaso Campailla, pur rimanendo ancora legata alla corrente del petrarchismo lirico, tipica dell'Arcadia italiana. Tra le illustri accademiche, il custode d'Arcadia, Giovan Mario Crescimbeni, lodava Anna Maria Arduino, "Rosa Parnassi" messinese, nota come Getilde Faresia, per le sue abilità nella poesia e nell'arte della pittura. La Sicilia di quegli anni vedeva nascere un altro giovane ingegno, Pellegra Bongiovanni, ovvero Ersilia Gortinia. La poetessa palermitana rappresentò un caso letterario, tristemente trascurato, nella tradizione delle riletture petrarchiste del XVIII secolo, in quanto autrice di una silloge in cui, fingendosi Laura, rispondeva in rima ai componimenti del Canzoniere petrarchesco. In un secolo in cui la donna vestiva i panni della pia madre di famiglia o quelli mondani delle capricciose dame del Settecento, in Sicilia Girolama Lorefice Grimaldi, Anna Maria Arduino e Pellegra Bongiovanni sono soltanto alcune tra le numerose protagoniste di un movimento femminista ante litteram che propone un nuovo modello di donna, consapevole delle restrizioni sociali, ma fiduciosa nelle proprie abilità per affrontare una mentalità ancora patriarcale e maschilista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.