Domenico Tempio (Catania 1750-ivi 1821), poeta in lingua e in dialetto siciliano, accanto alle canzoni di argomento erotico scrisse poemetti di carattere filosofico e un lungo poema storico ricco di riflessioni politiche e sociali. Nelle opere teatrali, incentrate prevalentemente sulla vita pubblica della città, si espresse maggiormente la vena satirica dell’autore, che spicca per l’uso arguto degli accostamenti linguistici tra siciliano e toscano e per l’abilità nel capovolgimento ironico dei modelli letterari di riferimento. La vicenda compositiva de Lu Jaci in pritisa, accompagnata dall’edizione di materiale autografo inedito, costituisce un caso studio sulla tradizione dell’opera teatrale di Tempio.
L’officina teatrale di Domenico Tempio: genesi e modelli. (Con materiali inediti de Lu Jaci in pritisa)
Giuseppe Canzoneri
2018-01-01
Abstract
Domenico Tempio (Catania 1750-ivi 1821), poeta in lingua e in dialetto siciliano, accanto alle canzoni di argomento erotico scrisse poemetti di carattere filosofico e un lungo poema storico ricco di riflessioni politiche e sociali. Nelle opere teatrali, incentrate prevalentemente sulla vita pubblica della città, si espresse maggiormente la vena satirica dell’autore, che spicca per l’uso arguto degli accostamenti linguistici tra siciliano e toscano e per l’abilità nel capovolgimento ironico dei modelli letterari di riferimento. La vicenda compositiva de Lu Jaci in pritisa, accompagnata dall’edizione di materiale autografo inedito, costituisce un caso studio sulla tradizione dell’opera teatrale di Tempio.File | Dimensione | Formato | |
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