Il primo ventennio della legge 19 febbraio 2004, n. 40, sulla procreazione medicalmente assistita, preceduto peraltro da un significativo dibattito e da un contenzioso di rilievo in ordine a numerosi temi e problemi, alcuni dei quali avrebbero poi formato oggetto dell’intervento normativo, è stato connotato da importanti arresti giudiziali, in particolare (ma non solamente) da parte della Corte costituzionale, che hanno sostanzialmente ridisegnato la struttura dell’impianto normativo originario, pur nella permanenza di taluni aspetti che non sono stati oggetto della scure di incostituzionalità. Accanto, peraltro, ad alcune irrisolte questioni (certo non trascurabili), questo è il caso della sorte degli embrioni crioconservati (formalmente abbandonati o meno) e non destinati a successivo impianto, si ripropongono all’attenzione tematiche di stringente attualità, quanto alla generalizzazione o meno del divieto di maternità surrogata, la cui violazione costituisce oggi reato universale, e alla recentissima richiesta declaratoria di illegittimità costituzionale del divieto di accesso per i single alle tecniche di procreazione medicalmente assistita.
Il primo ventennio della legge sulla procreazione medicalmente assistita
G. Di Rosa
2024-01-01
Abstract
Il primo ventennio della legge 19 febbraio 2004, n. 40, sulla procreazione medicalmente assistita, preceduto peraltro da un significativo dibattito e da un contenzioso di rilievo in ordine a numerosi temi e problemi, alcuni dei quali avrebbero poi formato oggetto dell’intervento normativo, è stato connotato da importanti arresti giudiziali, in particolare (ma non solamente) da parte della Corte costituzionale, che hanno sostanzialmente ridisegnato la struttura dell’impianto normativo originario, pur nella permanenza di taluni aspetti che non sono stati oggetto della scure di incostituzionalità. Accanto, peraltro, ad alcune irrisolte questioni (certo non trascurabili), questo è il caso della sorte degli embrioni crioconservati (formalmente abbandonati o meno) e non destinati a successivo impianto, si ripropongono all’attenzione tematiche di stringente attualità, quanto alla generalizzazione o meno del divieto di maternità surrogata, la cui violazione costituisce oggi reato universale, e alla recentissima richiesta declaratoria di illegittimità costituzionale del divieto di accesso per i single alle tecniche di procreazione medicalmente assistita.| File | Dimensione | Formato | |
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