Intelligenza artificiale e processo civile alla luce del GDPR e dell’Artificial Intelligence Act

Il lavoro considera, da un lato, il rapporto tra Intelligenza Artificiale (I. A.) e protezione dei dati personali nel processo civile, alla luce del GDPR (General Data Protection regulation) e, dall’altro, l’impatto dell’I.A. sul principio costituzionale della motivazione dei provvedimenti giudiziali. Anche attraverso la lente di esperienze e progetti sperimentali europei sull’uso dell’I.A., il contributo evidenzia sia l’esigenza di coordinamento tra il recentissimo Regolamento europeo sull’I.A. (Artificial Intelligence Act) e il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), stante la stretta connessione tra dati e tecnologie algoritmiche, sia alcuni dei criteri di cui si deve necessariamente tener conto per elaborare una motivazione nelle sentenze giudiziarie civili. In particolare, l’attenzione si focalizza su alcuni possibili utilizzi dei sistemi algoritmici nell’ambito della giurisdizione, idonei a non pregiudicare l’obbligo della motivazione ex art. 111, 6 comma, Cost.