In the fight against the health crisis, European citizenship has shown its “autonomous structure” compared to individual national citizenships. The “leading role”, assumed by the Commission, has demonstrated a clear position towards overcoming, with the Treaties unchanged, the concept of “residuality” and “instrumentality” of social rights with respect to the economic objectives of the European single market, showing a significant opening towards a European system of “multilevel solidarity”. Now, the Green Deal and the implementation of the Pillar of Social Rights, integrated with each other, can launch a social market economy strategy (art. 3.3 TEU), aimed at supporting the progress of the European Union as a fair, healthy, sustainable and prosperous society, with a resilient economy that serves people and nature. An ambitious program, but one that would allow for an increase in the Union's direct interventions towards the "needs" of citizens related to the development of the green economy. In this context, citizenship reserves increasingly inclusive potential for the purpose of consolidating a European “demos”, when a decisive advancement of the Union in terms of the federal organization of the existing "community of law" still seems far away.

Nel contrasto alla crisi sanitaria, la cittadinanza europea ha mostrato la propria “struttura autonoma” rispetto alle singole appartenenze nazionali. Il “ruolo guida”, assunto dalla Commissione, ha testimoniato una chiara presa di posizione verso il superamento, a Trattati invariati, della radicata concezione di «residualità» e «strumentalità» dei diritti sociali rispetto agli obiettivi economici del mercato unico, mostrando una significativa apertura verso un sistema europeo di “solidarietà multilivello”. Adesso, il Green Deal e l’attuazione del Pilastro dei diritti sociali, tra loro integrati, possono dare avvio a una strategia di economia sociale di mercato (art. 3.3 TUE), atta a sostenere il progresso dell’Unione europea come società giusta, sana, sostenibile e prospera, con un'economia resiliente al servizio delle persone e della natura. Un programma ambizioso, ma che permetterebbe di incrementare gli interventi diretti dell’Unione nei confronti dei “bisogni” dei cittadini correlati allo sviluppo dell’economia-verde. In tale contesto, la cittadinanza riserva potenzialità sempre più inclusive ai fini del consolidamento di unico demos europeo, quando ancora appare lontano un decisivo avanzamento dell’Unione sul piano dell’organizzazione federale della esistente “comunità di diritto”.

CITTADINANZA EUROPEA E “LIMITI SOCIALI DEL MERCATO”

Castorina E. S.
2025-01-01

Abstract

In the fight against the health crisis, European citizenship has shown its “autonomous structure” compared to individual national citizenships. The “leading role”, assumed by the Commission, has demonstrated a clear position towards overcoming, with the Treaties unchanged, the concept of “residuality” and “instrumentality” of social rights with respect to the economic objectives of the European single market, showing a significant opening towards a European system of “multilevel solidarity”. Now, the Green Deal and the implementation of the Pillar of Social Rights, integrated with each other, can launch a social market economy strategy (art. 3.3 TEU), aimed at supporting the progress of the European Union as a fair, healthy, sustainable and prosperous society, with a resilient economy that serves people and nature. An ambitious program, but one that would allow for an increase in the Union's direct interventions towards the "needs" of citizens related to the development of the green economy. In this context, citizenship reserves increasingly inclusive potential for the purpose of consolidating a European “demos”, when a decisive advancement of the Union in terms of the federal organization of the existing "community of law" still seems far away.
2025
Nel contrasto alla crisi sanitaria, la cittadinanza europea ha mostrato la propria “struttura autonoma” rispetto alle singole appartenenze nazionali. Il “ruolo guida”, assunto dalla Commissione, ha testimoniato una chiara presa di posizione verso il superamento, a Trattati invariati, della radicata concezione di «residualità» e «strumentalità» dei diritti sociali rispetto agli obiettivi economici del mercato unico, mostrando una significativa apertura verso un sistema europeo di “solidarietà multilivello”. Adesso, il Green Deal e l’attuazione del Pilastro dei diritti sociali, tra loro integrati, possono dare avvio a una strategia di economia sociale di mercato (art. 3.3 TUE), atta a sostenere il progresso dell’Unione europea come società giusta, sana, sostenibile e prospera, con un'economia resiliente al servizio delle persone e della natura. Un programma ambizioso, ma che permetterebbe di incrementare gli interventi diretti dell’Unione nei confronti dei “bisogni” dei cittadini correlati allo sviluppo dell’economia-verde. In tale contesto, la cittadinanza riserva potenzialità sempre più inclusive ai fini del consolidamento di unico demos europeo, quando ancora appare lontano un decisivo avanzamento dell’Unione sul piano dell’organizzazione federale della esistente “comunità di diritto”.
European Citizenship Social Rights European Green Deal Multilevel Subsidiarity
Cittadinanza europea Diritti sociali Patto Verde Europeo Sussidiarietà multilivello
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/675170
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