In relation to the system of corporate criminal liability under Legislative Decree No. 231/2001, a proposal is advanced to address the inherent critical issues that the category of organizational fault has revealed over time, by coordinating it with the novel version of reactive fault (which differs from the original elaborated by the Australian doctrine), focused on the duty to update compliance programs (organizational models). Specifically, through an argumentative path developed both de iure condito and de lege ferenda, the thesis is advanced that whenever the commission of the predicate offense reveals an organizational deficiency that cannot be imputed to the corporation under the category of organizational fault – due to the absence of the objective or subjective requirements of that form of fault – it is necessary to exclude any blame for the failure to prevent the individual offense. Consequently, the focus of the liability assessment must shift post factum, and the corporation should be held accountable under the framework of reactive fault, for its inadequate or failed response in managing the risk of repetition of the individual offence, where it is found that it failed to correct the identified compliance gap. This means safeguarding the duty to update compliance models through a risk-based offense, to be framed dogmatically according to the Pflichtdelikt paradigm, in order to preserve the legitimacy of the corporate liability system and simultaneously enhance its effectiveness.

In rapporto al sistema della responsabilità amministrativa da reato di cui al d.lgs. n. 231/2001, per rimediare ai profili di congenita criticità che la categoria della colpa di organizzazione ha rivelato nel tempo, si propone il suo coordinamento con l’inedita categoria della colpa di reazione, incentrata sul dovere di aggiornamento dei modelli organizzativi. Nello specifico, mediante un iter argomentativo che si sviluppa sia de iure condito che de lege ferenda, si avanza la tesi secondo cui, ogniqualvolta la commissione del reato-presupposto fa emergere un difetto organizzativo che non si può imputare all’ente a titolo di colpa di organizzazione per difetto della misura oggettiva o soggettiva di questa forma di colpa, si deve escludere il rimprovero per la mancata prevenzione dell’eventoreato; correlativamente occorre fare slittare post factum l’oggetto del giudizio di responsabilità e chiamare l’ente a rispondere a titolo di colpa di reazione per inadeguata o mancata gestione del rischio di reiterazione del reato, qualora si accerti che esso non ha provveduto a correggere la lacuna prevenzionistica emersa. Si tratta pertanto di presidiare il dovere di aggiornamento dei modelli organizzativi mediante un illecito di rischio, da inquadrare dogmaticamente secondo il paradigma del Pflichtdelikt, al fine di salvaguardare la legittimità del sistema di responsabilità da reato dell’ente e rilanciarne al contempo la funzionalità..

La colpa di reazione e il suo coordinamento con la colpa di organizzazione

Amalia Orsina
Writing – Original Draft Preparation
2025-01-01

Abstract

In relation to the system of corporate criminal liability under Legislative Decree No. 231/2001, a proposal is advanced to address the inherent critical issues that the category of organizational fault has revealed over time, by coordinating it with the novel version of reactive fault (which differs from the original elaborated by the Australian doctrine), focused on the duty to update compliance programs (organizational models). Specifically, through an argumentative path developed both de iure condito and de lege ferenda, the thesis is advanced that whenever the commission of the predicate offense reveals an organizational deficiency that cannot be imputed to the corporation under the category of organizational fault – due to the absence of the objective or subjective requirements of that form of fault – it is necessary to exclude any blame for the failure to prevent the individual offense. Consequently, the focus of the liability assessment must shift post factum, and the corporation should be held accountable under the framework of reactive fault, for its inadequate or failed response in managing the risk of repetition of the individual offence, where it is found that it failed to correct the identified compliance gap. This means safeguarding the duty to update compliance models through a risk-based offense, to be framed dogmatically according to the Pflichtdelikt paradigm, in order to preserve the legitimacy of the corporate liability system and simultaneously enhance its effectiveness.
2025
In rapporto al sistema della responsabilità amministrativa da reato di cui al d.lgs. n. 231/2001, per rimediare ai profili di congenita criticità che la categoria della colpa di organizzazione ha rivelato nel tempo, si propone il suo coordinamento con l’inedita categoria della colpa di reazione, incentrata sul dovere di aggiornamento dei modelli organizzativi. Nello specifico, mediante un iter argomentativo che si sviluppa sia de iure condito che de lege ferenda, si avanza la tesi secondo cui, ogniqualvolta la commissione del reato-presupposto fa emergere un difetto organizzativo che non si può imputare all’ente a titolo di colpa di organizzazione per difetto della misura oggettiva o soggettiva di questa forma di colpa, si deve escludere il rimprovero per la mancata prevenzione dell’eventoreato; correlativamente occorre fare slittare post factum l’oggetto del giudizio di responsabilità e chiamare l’ente a rispondere a titolo di colpa di reazione per inadeguata o mancata gestione del rischio di reiterazione del reato, qualora si accerti che esso non ha provveduto a correggere la lacuna prevenzionistica emersa. Si tratta pertanto di presidiare il dovere di aggiornamento dei modelli organizzativi mediante un illecito di rischio, da inquadrare dogmaticamente secondo il paradigma del Pflichtdelikt, al fine di salvaguardare la legittimità del sistema di responsabilità da reato dell’ente e rilanciarne al contempo la funzionalità..
En relación con el sistema de responsabilidad administrativa por delitos establecido por el Decreto Legislativo n. 231/2001, y con el fin de remediar los perfiles de criticidad congénita que la categoría de culpabilidad organizativa ha evidenciado con el tiempo, se propone su coordinación con la categoría inédita de culpabilidad reactiva, centrada en el deber de actualización de los modelos organizativos. En particular, mediante un recorrido argumentativo que se desarrolla tanto de iure condito como de lege ferenda, se sostiene que siempre que la comisión del delito subyacente revele una deficiencia organizativa que no pueda atribuirse a la entidad a título de culpabilidad organizativa – por falta del elemento objetivo o subjetivo de dicha forma de culpabilidad – debe excluirse la posibilidad de reproche por la falta de prevención del hecho delictivo. En consecuencia, debe desplazarse post factum el objeto del juicio de responsabilidad, y llamar a la entidad a responder a título de culpabilidad reactiva, por una gestión inadecuada o inexistente del riesgo de reiteración del delito, cuando se compruebe que no ha corregido la deficiencia preventiva detectada. Se trata, por tanto, de tutelar el deber de actualización de los modelos organizativos mediante un ilícito de riesgo, que debe enmarcarse dogmáticamente bajo el paradigma del Pflichtdelikt, con el objetivo de salvaguardar la legitimidad del sistema de responsabilidad penal de las personas jurídicas y, al mismo tiempo, relanzar su funcionalidad.
sistema 231, colpa di organizzazione, colpa di reazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/678111
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