Storia sono gli eventi che accadono, è la lunga processione degli avvenimenti che costituiscono l’esistere, il permanere e l’incessante mutare delle comunità umane, del loro organizzarsi, convivere, confliggere; è il consolidamento, la trasformazione e il crollo delle istituzioni, delle strutture di potere, dei rapporti tra le classi, dei cicli economici. Storiografia è l’ambito scientifico che raccoglie, documenta, analizza e interpreta gli eventi storici. La storiografia studia inoltre le diverse metodologie storiografiche, la loro evoluzione nel tempo, la forza e i limiti delle epistemologie che le fondano, i rapporti, le somiglianze e i conflitti tra le scuole storiografiche che si susseguono nel tempo e nello spazio, sia accademico sia pubblicistico. La storiografia (anche la storiografia) nacque in Grecia nel V secolo a.e.v. A farla nascere furono due intellettuali, viaggiatori, politici, militari. I loro nomi sono Erodoto di Alicarnasso (484-425 ca.) e Tucidide di Atene (460-404 ca.). Dagli inizi in Grecia al XXI secolo la storiografia ha percorso itinerari assai diversi e complessi, legandosi inevitabilmente alle idee, ai pregiudizi, ai desideri di ogni epoca. E tuttavia il rigore e il fascino del suo cominciamento ellenico ne costituiscono tuttora gli elementi più fecondi. Nel XX secolo, in particolare, il lavoro e il magistero di Marc Bloch, di Fernand Braudel, della scuola delle Annales ha ripreso e ampliato l’intento di realizzare una storia globale in grado di aggiungere ai nomi, alle date, agli eventi, la difficile completezza della vita quotidiana, i movimenti dei gruppi e delle cose, il permanere delle mentalità, la vita materiale. Una storiografia in grado di comprendere la complessità e la ricchezza di ciò che Marc Bloch ha definito «una scienza degli uomini nel tempo», la quale «ha incessantemente bisogno di unire lo studio dei morti a quello dei viventi», di coniugare lo sguardo sul passato con l’intendimento più disincantato del presente.
De Historia
Alberto Giovanni Biuso
2025-01-01
Abstract
Storia sono gli eventi che accadono, è la lunga processione degli avvenimenti che costituiscono l’esistere, il permanere e l’incessante mutare delle comunità umane, del loro organizzarsi, convivere, confliggere; è il consolidamento, la trasformazione e il crollo delle istituzioni, delle strutture di potere, dei rapporti tra le classi, dei cicli economici. Storiografia è l’ambito scientifico che raccoglie, documenta, analizza e interpreta gli eventi storici. La storiografia studia inoltre le diverse metodologie storiografiche, la loro evoluzione nel tempo, la forza e i limiti delle epistemologie che le fondano, i rapporti, le somiglianze e i conflitti tra le scuole storiografiche che si susseguono nel tempo e nello spazio, sia accademico sia pubblicistico. La storiografia (anche la storiografia) nacque in Grecia nel V secolo a.e.v. A farla nascere furono due intellettuali, viaggiatori, politici, militari. I loro nomi sono Erodoto di Alicarnasso (484-425 ca.) e Tucidide di Atene (460-404 ca.). Dagli inizi in Grecia al XXI secolo la storiografia ha percorso itinerari assai diversi e complessi, legandosi inevitabilmente alle idee, ai pregiudizi, ai desideri di ogni epoca. E tuttavia il rigore e il fascino del suo cominciamento ellenico ne costituiscono tuttora gli elementi più fecondi. Nel XX secolo, in particolare, il lavoro e il magistero di Marc Bloch, di Fernand Braudel, della scuola delle Annales ha ripreso e ampliato l’intento di realizzare una storia globale in grado di aggiungere ai nomi, alle date, agli eventi, la difficile completezza della vita quotidiana, i movimenti dei gruppi e delle cose, il permanere delle mentalità, la vita materiale. Una storiografia in grado di comprendere la complessità e la ricchezza di ciò che Marc Bloch ha definito «una scienza degli uomini nel tempo», la quale «ha incessantemente bisogno di unire lo studio dei morti a quello dei viventi», di coniugare lo sguardo sul passato con l’intendimento più disincantato del presente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


