L’articolo tratta della presenza di Catullo negli epicedia latini di Andrea Navagero per il cagnolino Borgetto. Nei tre componimenti esaminati, il poeta veneziano allude ai carmi di Catullo sul passer di Lesbia riscrivendone linguaggio e contenuti. Sottolineo le numerose reminiscenze lessicali, ma aggiungo anche considerazioni sulle differenze degli epicedi rinascimentali rispetto al testo classico: l’emotività presente in Catullo non si trova nelle riscritture di Navagero, che propende per un’interpretazione in chiave giocosa del modello.

Poesia neocatulliana: gli epicedi di Navagero

Giandamiano Bovi
Primo
2020-01-01

Abstract

L’articolo tratta della presenza di Catullo negli epicedia latini di Andrea Navagero per il cagnolino Borgetto. Nei tre componimenti esaminati, il poeta veneziano allude ai carmi di Catullo sul passer di Lesbia riscrivendone linguaggio e contenuti. Sottolineo le numerose reminiscenze lessicali, ma aggiungo anche considerazioni sulle differenze degli epicedi rinascimentali rispetto al testo classico: l’emotività presente in Catullo non si trova nelle riscritture di Navagero, che propende per un’interpretazione in chiave giocosa del modello.
2020
Catullo; poesia neolatina; Rinascimento; Navagero; lusus
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/686650
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