L’articolo identifica e analizza alcune riscritture del carme V di Catullo nella letteratura italiana e latina del Quattrocento e del Cinquecento in Italia. Si considera come a fianco del celebre topos dei mille baci di Catullo i poeti si interessino alla sua riflessione sulla fugacità della vita umana, da opporsi all’eterna ciclicità della natura. Si discutono anche alcune riscritture in senso parodico oppure i casi in cui le reminiscenze catulliane sono ricontestualizzate in componimenti distanti dal modello per contenuti e finalità.

‘Da mi basia mille’... ma non solo: imitazioni, riscritture e parodie del carme V di Catullo nella poesia umanistica e rinascimentale

Giandamiano Bovi
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2021-01-01

Abstract

L’articolo identifica e analizza alcune riscritture del carme V di Catullo nella letteratura italiana e latina del Quattrocento e del Cinquecento in Italia. Si considera come a fianco del celebre topos dei mille baci di Catullo i poeti si interessino alla sua riflessione sulla fugacità della vita umana, da opporsi all’eterna ciclicità della natura. Si discutono anche alcune riscritture in senso parodico oppure i casi in cui le reminiscenze catulliane sono ricontestualizzate in componimenti distanti dal modello per contenuti e finalità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/686651
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