L’articolo indaga il rapporto di Federico De Roberto con Lev Tolstoj, ricostruendo la presenza dell’autore russo nella biblioteca del romanziere catanese, nei suoi scritti critici e nella sua produzione narrativa. Attraverso lettere, segni di attenzione autografi e recensioni giornalistiche, emerge una lettura intensa e stratificata, sospesa tra attrazione e confutazione: Tolstoj appare al tempo stesso un maestro etico e un interlocutore che, tra ideale di progresso e nostalgia arcaica, tra amore carnale e castità, tra arte e predicazione, stimola nel catanese riflessioni originali su amore, sessualità, riproduzione e natura dell’arte.
Amore e morte, amore e arte: De Roberto lettore di Tolstoj
Eliana Vitale
2025-01-01
Abstract
L’articolo indaga il rapporto di Federico De Roberto con Lev Tolstoj, ricostruendo la presenza dell’autore russo nella biblioteca del romanziere catanese, nei suoi scritti critici e nella sua produzione narrativa. Attraverso lettere, segni di attenzione autografi e recensioni giornalistiche, emerge una lettura intensa e stratificata, sospesa tra attrazione e confutazione: Tolstoj appare al tempo stesso un maestro etico e un interlocutore che, tra ideale di progresso e nostalgia arcaica, tra amore carnale e castità, tra arte e predicazione, stimola nel catanese riflessioni originali su amore, sessualità, riproduzione e natura dell’arte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


