Il saggio analizza il linguaggio ibrido e stratigrafico di uno degli autori più interessanti della scena contemporanea, attraverso scritti che si trovano all'incrocio di generi ibridi, tipici della generazione subsahariana degli anni '80: Le radici continuano ad essere riscoperte ma da nuove prospettive, soprattutto quelle del déplacement come divenire perpetuo.
Il teatro di José Pliya e il dialogo tra l'Africa subsahariana e l'Occidente: da Les Babilans à Lettres à l'Humanité
Cettina Rizzo
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2025-01-01
Abstract
Il saggio analizza il linguaggio ibrido e stratigrafico di uno degli autori più interessanti della scena contemporanea, attraverso scritti che si trovano all'incrocio di generi ibridi, tipici della generazione subsahariana degli anni '80: Le radici continuano ad essere riscoperte ma da nuove prospettive, soprattutto quelle del déplacement come divenire perpetuo.File in questo prodotto:
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