Lo scritto ha ad oggetto il tema della certezza del tempo nell’agire amministrativo e, pur partendo da una prospettiva di carattere generale, volta, cioè, ad analizzare i risvolti che il fattore temporale provoca sul piano dei rapporti fra pubblica amministrazione e cittadini, si propone, nello specifico, di approfondire il ruolo che esso assume con riferimento alla pianificazione del territorio.In quest’ultimo contesto che si caratterizza per la sua connaturata proiezione del (e nel) tempo la profonda correlazione fra tempus ed agere amministrativo assume particolare rilievo aprendo interessanti scenari sul fronte della tutela della legittima aspettativa del privato all’espresso e tempestivo esercizio della funzione di pianificazione del territorio e, nell’ipotesi di sopravvenuta inefficacia dei vincoli urbanistici, alla riqualificazione dell’area sulla quale essi esistevano.Invero, tali riflessioni si inseriscono in un contesto in cui, per via dei recenti interventi normativi e degli innovativi orientamenti giurisprudenziali - che da diversi anni protendono alla valorizzazione dell’elemento temporale sia in ambito procedimentale che processuale - l'inosservanza del termine finale per la conclusione del procedimento amministrativo è ormai considerata fatto produttivo di danno ingiusto che legittima il cittadino pregiudicato a proporre un’azione di tipo risarcitorio secondo uno schema analogo a quello civilistico.
TEMPO E PIANIFICAZIONE URBANISTICA: RIFLESSIONI PRELIMINARI
CIMBALI, FABIOLA
2012-01-01
Abstract
Lo scritto ha ad oggetto il tema della certezza del tempo nell’agire amministrativo e, pur partendo da una prospettiva di carattere generale, volta, cioè, ad analizzare i risvolti che il fattore temporale provoca sul piano dei rapporti fra pubblica amministrazione e cittadini, si propone, nello specifico, di approfondire il ruolo che esso assume con riferimento alla pianificazione del territorio.In quest’ultimo contesto che si caratterizza per la sua connaturata proiezione del (e nel) tempo la profonda correlazione fra tempus ed agere amministrativo assume particolare rilievo aprendo interessanti scenari sul fronte della tutela della legittima aspettativa del privato all’espresso e tempestivo esercizio della funzione di pianificazione del territorio e, nell’ipotesi di sopravvenuta inefficacia dei vincoli urbanistici, alla riqualificazione dell’area sulla quale essi esistevano.Invero, tali riflessioni si inseriscono in un contesto in cui, per via dei recenti interventi normativi e degli innovativi orientamenti giurisprudenziali - che da diversi anni protendono alla valorizzazione dell’elemento temporale sia in ambito procedimentale che processuale - l'inosservanza del termine finale per la conclusione del procedimento amministrativo è ormai considerata fatto produttivo di danno ingiusto che legittima il cittadino pregiudicato a proporre un’azione di tipo risarcitorio secondo uno schema analogo a quello civilistico.File | Dimensione | Formato | |
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