L’azione delle nuove pretese tecnologiche sullo statuto costituzionale della persona umana non ha portato a un “mutamento costituzionale” in senso proprio, che richiede qualcosa in più e di diverso rispetto all’interpretazione “progressiva” delle disposizioni costituzionali, sì da comportare la trasformazione del “programma normativo” proposto dai diritti di libertà, positivizzati nel testo costituzionale, che sia in grado di tradursi in modificazioni della “identità” dello Stato costituzionale e dei suoi principi fondamentali. L’A. ritiene che non è cambiato il contenuto delle norme costituzionali chiamate in gioco, poiché il mutamento che si avverte riguarda gli effetti dell’applicazione della disciplina costituzionale alla nuova realtà sociale, che, sotto la spinta del fattore tecnologico, viene a trovarsi in incessante tensione con i fondamenti storico-culturali che sostengono una determinata “identità costituzionale”. Secondo l’A., la giustizia costituzionale, tracciando la “misura” della scienza, riconduce l’agire umano, che si realizza nell’applicazione tecnica, al piano dei valori condivisi, apprestando un solido argine contro il rischio di una deriva tecnocratica che muove proprio dalla società civile. Sulla “integrità persona” poggia il limite invalicabile della libertà delle arti e delle scienze. L’A., in conclusione, esclude che la tecnica sia un dato – una specie di “nuovo sovrano” – sul quale il giurista non abbia nulla da dire. Le acquisizioni della scienza e della tecnica per il diritto costituzionale rimangono un “fatto” che solo l’ordinamento giuridico – realtà sempre meno ristretta nei confini nazionali – può qualificare in base a “giudizi” che gettano un “ponte” tra “essere” e “dover essere”, tra la natura, come viene decifrata dalle scienze, e la prescrittività della regola di diritto, i cui pilastri sono i principi e i valori sui quali progredisce lo scenario costituzionale globale.
Scienza, tecnica e diritto costituzionale
CASTORINA, EMILIO SALVATORE
2015-01-01
Abstract
L’azione delle nuove pretese tecnologiche sullo statuto costituzionale della persona umana non ha portato a un “mutamento costituzionale” in senso proprio, che richiede qualcosa in più e di diverso rispetto all’interpretazione “progressiva” delle disposizioni costituzionali, sì da comportare la trasformazione del “programma normativo” proposto dai diritti di libertà, positivizzati nel testo costituzionale, che sia in grado di tradursi in modificazioni della “identità” dello Stato costituzionale e dei suoi principi fondamentali. L’A. ritiene che non è cambiato il contenuto delle norme costituzionali chiamate in gioco, poiché il mutamento che si avverte riguarda gli effetti dell’applicazione della disciplina costituzionale alla nuova realtà sociale, che, sotto la spinta del fattore tecnologico, viene a trovarsi in incessante tensione con i fondamenti storico-culturali che sostengono una determinata “identità costituzionale”. Secondo l’A., la giustizia costituzionale, tracciando la “misura” della scienza, riconduce l’agire umano, che si realizza nell’applicazione tecnica, al piano dei valori condivisi, apprestando un solido argine contro il rischio di una deriva tecnocratica che muove proprio dalla società civile. Sulla “integrità persona” poggia il limite invalicabile della libertà delle arti e delle scienze. L’A., in conclusione, esclude che la tecnica sia un dato – una specie di “nuovo sovrano” – sul quale il giurista non abbia nulla da dire. Le acquisizioni della scienza e della tecnica per il diritto costituzionale rimangono un “fatto” che solo l’ordinamento giuridico – realtà sempre meno ristretta nei confini nazionali – può qualificare in base a “giudizi” che gettano un “ponte” tra “essere” e “dover essere”, tra la natura, come viene decifrata dalle scienze, e la prescrittività della regola di diritto, i cui pilastri sono i principi e i valori sui quali progredisce lo scenario costituzionale globale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Conv_Roma_2015_Castorina.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Dimensione
377.76 kB
Formato
Adobe PDF
|
377.76 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.