Since the 1970s, feminist criticism has built a literary history around the category “woman”, inspired by Woolf’s A Room of One’s Own.is “Other” canon, opposed to the universal/male one, risks reiterating an essentialist and ahistorical idea of “Woman”. Through a discussion of Woolf’s A Room of One's Own and Sackville-West’s Aphra Behn, a common project centred around the reinvention of history, I propose a reading of A Room that offers an alternative to gynocriticism or theories of sexual difference: a feminist reading that embraces the ambivalence and instability of this polymorphous text. Aphra, Vita and Virgina form a feminist genealogy that explores desire and challenges the idea of a unified subjectivity and the sex/gender system itself.

Sin dagli anni ’70 la critica femminista ha costruito una storia letteraria incentrata sul soggetto-donna, ispirandosi al saggio woolfiano A Room of One’s Own. Tale canone “Altro” rispetto a quello universale/maschile rischia di reiterare un’idea essenzialista e astorica di “Donna”. Prendendo in esame il progetto di reinvenzione della storia condiviso da Woolf in A Room e Sackville-West in Aphra Behn, propongo una lettura di A Room alternativa a quella della“ginocritica” o del pensiero della differenza: una lettura femminista che di questo testo polimorfo abbracci l’ambivalenza e l’instabilità. Aphra, Vita eVirginia formano una genealogia che esplora il desiderio e mette in crisi la soggettività unificata e lo stesso sistema sesso/genere.

Woolf, Sackville-West e le origini dell’‘Altro’ canone letterario

ARCARA, Stefania
2016-01-01

Abstract

Since the 1970s, feminist criticism has built a literary history around the category “woman”, inspired by Woolf’s A Room of One’s Own.is “Other” canon, opposed to the universal/male one, risks reiterating an essentialist and ahistorical idea of “Woman”. Through a discussion of Woolf’s A Room of One's Own and Sackville-West’s Aphra Behn, a common project centred around the reinvention of history, I propose a reading of A Room that offers an alternative to gynocriticism or theories of sexual difference: a feminist reading that embraces the ambivalence and instability of this polymorphous text. Aphra, Vita and Virgina form a feminist genealogy that explores desire and challenges the idea of a unified subjectivity and the sex/gender system itself.
2016
Sin dagli anni ’70 la critica femminista ha costruito una storia letteraria incentrata sul soggetto-donna, ispirandosi al saggio woolfiano A Room of One’s Own. Tale canone “Altro” rispetto a quello universale/maschile rischia di reiterare un’idea essenzialista e astorica di “Donna”. Prendendo in esame il progetto di reinvenzione della storia condiviso da Woolf in A Room e Sackville-West in Aphra Behn, propongo una lettura di A Room alternativa a quella della“ginocritica” o del pensiero della differenza: una lettura femminista che di questo testo polimorfo abbracci l’ambivalenza e l’instabilità. Aphra, Vita eVirginia formano una genealogia che esplora il desiderio e mette in crisi la soggettività unificata e lo stesso sistema sesso/genere.
feminist political theory; literary canon; Woolf; Sackville-West; Aphra Behn
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/17985
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