I progetti sui percorsi di inserimento, il fenomeno di abbandono e i risultati di successo scolastico degli studenti Rom nelle scuole limitrofe agli insediamenti abitativi della comunità palermitana sono stati oggetto di una ricerca svolta tra il 2008 e il 2009. Oltre al coinvolgimento degli insegnanti, gli incontri e le interviste hanno visto il coinvolgimento di diversi attori sociali, istituzionali e non. La raccolta dei dati sulle iscrizioni e sui risultati scolastici dei minori Rom è stata accompagnata da un lavoro di documentazione relativa ai luoghi abitati dalle comunità, alle condizioni di vita delle famiglie e alle possibilità effettive di frequenza scolastica dei bambini. L’analisi sul territorio ha mostrato come i percorsi di scolarizzazione dei bambini Rom siano influenzati della rete di relazioni che sostengono o inficiano le condizioni di permanenza e integrazione. Le buone pratiche nascono dalla consapevolezza di queste condizioni e relazioni, da una conoscenza reciproca di realtà e punti di vista differenti: la scuola, impegnata nell'inserimento degli alunni stranieri, è chiamata a fornire strumenti pedagogici, sociali e culturali a genitori e docenti e a dare voce alle diverse posizioni e prospettive.
A scuola di convivenza. I gruppi Rom e le buone pratiche a Palermo.
Maura Tripi
2009-01-01
Abstract
I progetti sui percorsi di inserimento, il fenomeno di abbandono e i risultati di successo scolastico degli studenti Rom nelle scuole limitrofe agli insediamenti abitativi della comunità palermitana sono stati oggetto di una ricerca svolta tra il 2008 e il 2009. Oltre al coinvolgimento degli insegnanti, gli incontri e le interviste hanno visto il coinvolgimento di diversi attori sociali, istituzionali e non. La raccolta dei dati sulle iscrizioni e sui risultati scolastici dei minori Rom è stata accompagnata da un lavoro di documentazione relativa ai luoghi abitati dalle comunità, alle condizioni di vita delle famiglie e alle possibilità effettive di frequenza scolastica dei bambini. L’analisi sul territorio ha mostrato come i percorsi di scolarizzazione dei bambini Rom siano influenzati della rete di relazioni che sostengono o inficiano le condizioni di permanenza e integrazione. Le buone pratiche nascono dalla consapevolezza di queste condizioni e relazioni, da una conoscenza reciproca di realtà e punti di vista differenti: la scuola, impegnata nell'inserimento degli alunni stranieri, è chiamata a fornire strumenti pedagogici, sociali e culturali a genitori e docenti e a dare voce alle diverse posizioni e prospettive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.