Il Centro educativo interculturale “Casa Officina” sperimenta dal 2008 pratiche e tecniche di convivenza tra lingue e persone diverse. Uno degli strumenti utilizzati è la narrazione: durante l’anno, vengono organizzate le ‘Narrazioni bilingue’, che prevedono la narrazione di una storia, da parte di due persone di diversa lingua madre - di cui una è sempre l’italiano -. La storia si sviluppa attraverso una ‘staffetta’ tra le due lingue, senza la traduzione delle parti nella lingua non conosciuta. Questa sperimentazione è stata realizzata in italiano e rumeno, russo, arabo, spagnolo, turco, inglese.

Parlare una sola lingua significa lasciarla sola. L’esperienza della Casa-officina di Palermo.

Maura Tripi
2009-01-01

Abstract

Il Centro educativo interculturale “Casa Officina” sperimenta dal 2008 pratiche e tecniche di convivenza tra lingue e persone diverse. Uno degli strumenti utilizzati è la narrazione: durante l’anno, vengono organizzate le ‘Narrazioni bilingue’, che prevedono la narrazione di una storia, da parte di due persone di diversa lingua madre - di cui una è sempre l’italiano -. La storia si sviluppa attraverso una ‘staffetta’ tra le due lingue, senza la traduzione delle parti nella lingua non conosciuta. Questa sperimentazione è stata realizzata in italiano e rumeno, russo, arabo, spagnolo, turco, inglese.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/537595
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