This paper focuses on the function of the miracle in the Vita of Germanus of Auxerre, composed by Constantius of Lyon between 470 and 480. The research, in particular, aims to highlight the extent to which the miracles performed by the saint influenced the intense missionary and diplomatic activity carried out during his travels in Gaul, Britain and Italy. Germanus, a bishop in constant motion, strong of a vast fame deriving from his activity as a thaumaturge, resorted to miracula as “tools” to break down any resistance on the part of his interlocutors. In the narration of the miracle, therefore, the Vita identifies an effective narrative means to convey to its audience the image of a saint (prominent in the hagiographic panorama of the fifth century) whose earthly potentia, after his episcopal election, had been sublimated into celestial potentia.

L’articolo focalizza la funzione del miracolo nella Vita di Germano di Auxerre, composta da Costanzo di Lione tra il 470 e il 480. La ricerca, in particolare, si propone di evidenziare in che misura i prodigi operati dal santo influenzino l’intensa attività missionaria e diplomatica svolta nel corso dei suoi viaggi in Gallia, in Britannia e in Italia. Germano, un vescovo in costante movimento, forte di una vasta fama derivante dalla sua attività di taumaturgo, ricorreva ai miracula quali “strumenti” per scardinare ogni resistenza da parte dei suoi interlocutori. Nella narrazione del miracolo, dunque, la Vita individua un mezzo narrativo efficace per veicolare al suo pubblico l’immagine di un santo (di primo piano nel panorama agiografico del V secolo) la cui potentia terrena, dopo la sua elezione episcopale, era stata sublimata in potentia celeste.

Un taumaturgo itinerante: un approccio alla Vita di Germano di Auxerre

Emanuele Piazza
2023-01-01

Abstract

This paper focuses on the function of the miracle in the Vita of Germanus of Auxerre, composed by Constantius of Lyon between 470 and 480. The research, in particular, aims to highlight the extent to which the miracles performed by the saint influenced the intense missionary and diplomatic activity carried out during his travels in Gaul, Britain and Italy. Germanus, a bishop in constant motion, strong of a vast fame deriving from his activity as a thaumaturge, resorted to miracula as “tools” to break down any resistance on the part of his interlocutors. In the narration of the miracle, therefore, the Vita identifies an effective narrative means to convey to its audience the image of a saint (prominent in the hagiographic panorama of the fifth century) whose earthly potentia, after his episcopal election, had been sublimated into celestial potentia.
2023
L’articolo focalizza la funzione del miracolo nella Vita di Germano di Auxerre, composta da Costanzo di Lione tra il 470 e il 480. La ricerca, in particolare, si propone di evidenziare in che misura i prodigi operati dal santo influenzino l’intensa attività missionaria e diplomatica svolta nel corso dei suoi viaggi in Gallia, in Britannia e in Italia. Germano, un vescovo in costante movimento, forte di una vasta fama derivante dalla sua attività di taumaturgo, ricorreva ai miracula quali “strumenti” per scardinare ogni resistenza da parte dei suoi interlocutori. Nella narrazione del miracolo, dunque, la Vita individua un mezzo narrativo efficace per veicolare al suo pubblico l’immagine di un santo (di primo piano nel panorama agiografico del V secolo) la cui potentia terrena, dopo la sua elezione episcopale, era stata sublimata in potentia celeste.
Germanus of Auxerre-Constantius of Lyon-Hagiography
Germano di Auxerre-Costanzo di Lione-Agiografia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/566151
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