Through the perspective of feminist criticism that identifies the image of “Woman” as a sign of male creativity in art, the first part of the essay focuses on the use of the figure of Beatrice in the poetic and pictorial work of Dante Gabriel Rossetti, translator of the Vita nuova, who represents her as a mute, secularised and sensual icon. The second part of the essay examines some instances of the poetic production of Elizabeth Siddal and Christina Rossetti, who confront, from an unprecedented proto-feminist perspective, the figure of the beloved woman as muse inspiring the male artistic genius. In the intertextuality of Monna Innominata (1881), Christina Rossetti allows the female love object of the male tradition to speak with a poetic voice, making her the subject of amatory lyric. The Christian vision that inspires her lyrics allows the poet to be more faithful to the spirit of Dante than her brother Dante Gabriel, with his aestheticising Pre-Raphaelite Beatrice.

Attraverso la prospettiva della critica femminista che individua l’immagine della “Donna” come segno della creatività maschile nell’arte, la prima parte del saggio si concentra sull’impiego della figura di Beatrice nell’opera poetica e pittorica di Dante Gabriel Rossetti, traduttore della Vita nuova, il quale ne fa un’icona muta, secolarizzata e sensuale. La seconda parte del saggio esamina alcuni esempi della produzione poetica di Elizabeth Siddal e di Christina Rossetti che si confrontano, da un’inedita prospettiva protofemminista, con la figura della donna amata quale musa ispiratrice del genio artistico maschile. Nella trama intertestuale di Monna Innominata (1881), Christina Rossetti fa parlare con una voce poetica la donna oggetto d’amore della tradizione maschile, facendola divenire soggetto della lirica amorosa. La visione cristiana che ispira la sua lirica permette alla poetessa di essere più fedele allo spirito dantesco di quanto non lo sia il fratello Dante Gabriel con la sua estetizzante Beatrice preraffaellita.

La Beatrice preraffaellita di Dante Gabriel e Christina Rossetti. Una lettura femminista.

Arcara, S.
2024-01-01

Abstract

Through the perspective of feminist criticism that identifies the image of “Woman” as a sign of male creativity in art, the first part of the essay focuses on the use of the figure of Beatrice in the poetic and pictorial work of Dante Gabriel Rossetti, translator of the Vita nuova, who represents her as a mute, secularised and sensual icon. The second part of the essay examines some instances of the poetic production of Elizabeth Siddal and Christina Rossetti, who confront, from an unprecedented proto-feminist perspective, the figure of the beloved woman as muse inspiring the male artistic genius. In the intertextuality of Monna Innominata (1881), Christina Rossetti allows the female love object of the male tradition to speak with a poetic voice, making her the subject of amatory lyric. The Christian vision that inspires her lyrics allows the poet to be more faithful to the spirit of Dante than her brother Dante Gabriel, with his aestheticising Pre-Raphaelite Beatrice.
2024
Attraverso la prospettiva della critica femminista che individua l’immagine della “Donna” come segno della creatività maschile nell’arte, la prima parte del saggio si concentra sull’impiego della figura di Beatrice nell’opera poetica e pittorica di Dante Gabriel Rossetti, traduttore della Vita nuova, il quale ne fa un’icona muta, secolarizzata e sensuale. La seconda parte del saggio esamina alcuni esempi della produzione poetica di Elizabeth Siddal e di Christina Rossetti che si confrontano, da un’inedita prospettiva protofemminista, con la figura della donna amata quale musa ispiratrice del genio artistico maschile. Nella trama intertestuale di Monna Innominata (1881), Christina Rossetti fa parlare con una voce poetica la donna oggetto d’amore della tradizione maschile, facendola divenire soggetto della lirica amorosa. La visione cristiana che ispira la sua lirica permette alla poetessa di essere più fedele allo spirito dantesco di quanto non lo sia il fratello Dante Gabriel con la sua estetizzante Beatrice preraffaellita.
Pre-Raphaelites, feminist criticism, Beatrice, D.G. Rossetti, Christina Rossetti, Elizabeth Siddal
Preraffaellismo, critica femminista, Beatrice, D.G. Rossetti, Christina Rossetti, Elizabeth Siddal, musa
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/660509
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact