Il contributo analizza la presenza di motivi e riferimenti apocalittici nei Viceré e nell’Imperio di Federico De Roberto. Tre immagini apocalittiche: l’aborto chimerico di Chiara, raffigurazione della Bestia risorgimentale, il colera (incarnazione del Cavaliere «Morte») che colpisce i personaggi positivi derobertiani, la donna ammantata di porpora simbolo di ricchezza e crisi di valori. Dopo un’analisi puntuale dell’ipotesto biblico, nella traduzione di Curci posseduta da De Roberto, si discute poi di una seconda forma di Apocalisse, elaborata dall’antropologo Ernesto De Martino, usata come ulteriore chiave interpretativa dell’opera. Vengono dunque presentate le apocalissi culturali e psicopatologiche in relazione alla fine del mondo dei Viceré e all’avvento del nuovo mondo risorgimentale. Nella conclusione, vengono analizzati i diversi atteggiamenti di Consalvo e di Federico Ranaldi nell’Imperio, con una particolare attenzione alla terribile profezia catastrofica dei geoclasti e biofobi, nonché la successiva scelta di Federico di sposarsi, intesa come forma di ethos del trascendimento.
Per una lettura apocalittica di Viceré e Imperio di Federico De Roberto: Risorgimento, crisi, fine del mondo
Christian D'Agata
2025-01-01
Abstract
Il contributo analizza la presenza di motivi e riferimenti apocalittici nei Viceré e nell’Imperio di Federico De Roberto. Tre immagini apocalittiche: l’aborto chimerico di Chiara, raffigurazione della Bestia risorgimentale, il colera (incarnazione del Cavaliere «Morte») che colpisce i personaggi positivi derobertiani, la donna ammantata di porpora simbolo di ricchezza e crisi di valori. Dopo un’analisi puntuale dell’ipotesto biblico, nella traduzione di Curci posseduta da De Roberto, si discute poi di una seconda forma di Apocalisse, elaborata dall’antropologo Ernesto De Martino, usata come ulteriore chiave interpretativa dell’opera. Vengono dunque presentate le apocalissi culturali e psicopatologiche in relazione alla fine del mondo dei Viceré e all’avvento del nuovo mondo risorgimentale. Nella conclusione, vengono analizzati i diversi atteggiamenti di Consalvo e di Federico Ranaldi nell’Imperio, con una particolare attenzione alla terribile profezia catastrofica dei geoclasti e biofobi, nonché la successiva scelta di Federico di sposarsi, intesa come forma di ethos del trascendimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


